Una nonna racconta alla nipote la storia della sua vita, da quando, il 1926, si sono conosciuti i suoi genitori, fino a quando, a 12 anni, si innamora di un ragazzo ebreo che frequenta la sua stessa scuola e che, a causa delle leggi sulla razza del 1938, non potrà più vedere. Il punto culminante della narrazione riguarda la cattura degli ebrei romani (16 ottobre del 1943) e la loro deportazione ad Auschwitz.
Il finale della storia sarà sorprendente perché … non lo diciamo per non rovinare la sorpresa. Al centro della narrazione c’è una valigia che è l’oggetto attraverso il quale il racconto della nonna diventerà reale, prenderà forma e consistenza.
L’opera è stata rappresentata dagli studenti della scuola secondaria di primo grado di Soveria Mannelli e di Carlopoli (CZ). Primo Premio al Festival Teatro Scuola di Altomonte (CS) a.s. 2016/2017.
(estratto dall’introduzione)