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Finalmente ci siamo: domani martedì 6 agosto 2024 alle ore 19 ci sarà la presentazione del mio ultimo libro sul filosofo calabrese Francesco Fiorentino (1834-1884). Il lavoro scaturisce dal ritrovamento nelle carte che erano state conservate dalla famiglia di Michele Pane (il noto poeta di Decollatura) di un centinaio di lettere, per lo più quelle che Francesco Fiorentino aveva indirizzato agli zii di Adami. A queste, dagli stessi familiari di Pane, erano state aggiunte altre lettere – per esempio molte indirizzate alla moglie Restituta Trebbi – successivamente entrate nella loro raccolta.

Il contenuto era troppo interessante per lasciare ancora per un altro secolo quei preziosi documenti dormire il sonno dell’oblio e perciò ho dciso di pubblicarle insieme a molte altre che ho reperito da diverse fonti, giungendo a un totale di 296 lettere.

Il volume è corredato da fotografie inedite del filosofo, della moglie, dei figli, della marchesa Marianna Florenzi Waddington, nonchè da indici che consentono l’agevole accesso ai contenuti del volume.

Oltre alla corrispondenza familiare ci sono due altri punti importantissimi toccati nel volume: il primo è la questione genealogica, cioè l’origine della Famiglia dei Fiorentino, che, come si vedrà, è ricca di sorprese; il secondo è la nota polemica che vide contrapposti Francesco Fiorentino e Giosuè Carducci nel 1868 nell’Università di Bologna e che nel volume viene ripresa, anche attraverso le lettere, di cui alcune inedite.

Il sottotitolo per i volumi di un epistolario di solito contiene l’indicazione dell’anno del primo documento e di quello dell’ultimo. Nel mio caso però ho dovuto indicare due periodi di cui il primo 1853-1884 si riferisce all’epistolario durante la vita di Fiorentino, mentre la seconda parte 1885-1942 riguarda la corrispondenza intercorsa tra la moglie, i figli, altri familiari con diversi personaggi coinvolti in eventi successivi alla morte del filosofo e riguardanti la sua vicenda culturale e personale.

Ho ritenuto che il luogo più indicato per la presentazione del libro fosse il centro storico di Sambiase per la suggestione che può creare il ritrovarsi a distanza di 190 anni negli stessi luoghi in cui si affacciava alla vita Francesco Fiorentino. La Chiesa dell’Immacolata sorge nel luogo più emblematico dell’antica Sambiase, e la cui centralità è testimoniata dall’antichissima mensa ponderaria che è ubicata al suo fianco e che, come quella del mercato di Nicastro (ora al Museo Archeologico di Lamezia), risale al Medioevo.

Siete tutti invitati a partecipare: ringrazio anticipatamente quanti vinceranno le difficoltà climatiche e saranno presenti alla manifestazione.


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