Il libro è la pubblicazione del testo di una conferenza tenuta dall’Autore che suscitò grandi clamori e vivaci discussioni nel campo cattolico per la sua arditezza, ma che fu generalmente ammirata per l’acutezza dele osservazioni (nota tratta da Teodoro Rovito, Letterati e giornalisti italiani contemporanei, Napoli, Rovito, 1922, p. 434).