Queste poesie e queste prose poetiche non avrebbero bisogno di presentazione: esse si presentano da sé e molto bene. Tuttavia per parlarne brevemente bisogna prima presentare il poeta, della cui interiorità esse non sono che l’espressione più vera e genuina.
Si tratta di un poeta autentico, ma di un poeta sui generis. Egli, prima di essere poeta è umanista, prima di essere umanista è filosofo, prima di essere filosofo è musicista, prima di essere musicista è educatore e, prima di essere educatore, è sacerdote. Nel suo essere sacerdote, come in un crogiolo, sulle fiamme dello Spirito santo, fonde tutti i suoi talenti e i carismi; la luce che ne emana è poesia.
(dall’introduzione di Adolfo L’Arco).
Molto bella la poesia Orticiallu, l’unica in dialetto di Cerrisi, dedicata all’orto-giardino dietro la casa del centro storico di quel quartiere, in cui aveva trascorso l’infanzia. Altro omaggio a Cerrisi è l’immagine della copertina che ne ritrae un panorama. L’Autore dedica il volume al fratello Ugo.