Come un ladro nella notte

L’autrice, che da religiosa si chiama Suor Grazia Benedetta, già educatrice per adulti presso l’Amministrazione penitenziaria, vive da anni nella comunità della Piccola Famiglia dell’Esodo, nel monastero di Decollatura sito in località Iunci.  Questa è la scheda dl volume tratta dal sito dell’Editore:

Nel giorno in cui incontra il Cristo vestito di una miseria infinita, Anna vede crollare tutte le sue certezze. Travolta da una domanda di senso che sembra impossibile da decifrare, vede vacillare tutto il suo mondo. La risalita sarà dura e forse resterà per sempre incompiuta. Per trovare di nuovo un raggio di luce, bisognerà scavare negli abissi dell’anima e solo alla fine si scoprirà la ricchezza di quanto è accaduto e la sconvolgente, originale risposta, data da una visione lucida del dolore più grande.
La lettura aiuterà a collocarci nella dimensione profonda e personale da cui è tratta questa storia vera.

Il libro è stato presentato il 5 marzo 2022 presso il Museo della Civiltà contadina di Decollatura alla presenza del Sindaco Raffaella Perri e col coordinamento di Assunta Scavo, Segretario del Lions Club di Soveria Mannelli. Dopo il saluto istituzionale del Sindaco sono seguiti gli interventi dei relatori, come da programma in locandina.
locandina
In sala è stato presente un pubblico attento e partecipe che ha seguito con attenzione le relazioni e le conclusioni dell’Autrice la quale ha illustrato il contenuto del racconto spiegando che ripropone diversi momenti di esperienze vissute in prima persona.

Saluto del Sindaco Raffaella Perri

 

La sala

 

L’Autrice Zita Giordano

 

L’intervento di Padre Benedetto Marani

 

Il pubblico

 

Zita Giordano, Suor Grazia Benedetta

Zita Giordano, Suor Grazia Benedetta

 


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Poesie

Il volume è la raccolta delle poesie contenute nei due volumi già pubblicati dall’Autore qualche anno prima, presenti in questa raccolta bibliografica. All’inizio del volume c’è la presentazione scritta dal prof. Peppino Scalzo seguita dagli estratti di lettere di ringraziamento ricevute da diverse personalità cui era stata inviata copia con dedica delle precedenti raccolte.


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La Fiumarella. Il più grande deragliamento della storia d’Italia

Edizione ampliata con il processo e le testimonianze dei sopravvissuti.

Ecco come descrive il volume il sito della casa editrice Link:

È la storia del più grave e mai conosciuto deragliamento ferroviario italiano! È il racconto dell’ultimo viaggio che compì il treno numero 7 la mattina di sabato 23 dicembre 1961, quando alle porte di Catanzaro il suo rimorchio precipitò da un viadotto e si schiantò sul greto di un torrente, portando via per sempre, e in un attimo, le vite di settantuno persone: quasi tutti adolescenti che andavano a scuola! La memoria di quella che, come dice l’autore di questo libro, il mio amico Giovanni, appartiene a tutti, è collettiva, viva, in evoluzione, deve avere un’eco ampia, deve scivolare al di là dei limiti geografici e temporali. Dalla memoria si traggono insegnamenti, si accumulano esperienze. Per cui ben venga chi si adopera non solo per informare, per far conoscere, per dare vita al passato, ma anche per fare luce sulla verità, sulle verità, insinuare dubbi su quanto di oscuro e controverso si cela fuori dalla portata della luce del sole. Una memoria morta spiana la strada all’immobilismo, al giustificazionismo, al “e che ci dobbiamo fare” e al “è sempre stato così”, è in questo modo che un territorio viene perduto, le sue infrastrutture smantellate, le sue comunità abbandonate… Questo libro è una riappropriazione di un fatto che ha come punto di partenza i luoghi: il viadotto, il greto del torrente, la ferrovia, le stazioni… Luoghi che hanno necessità di non rimanere più prigionieri di una dimensione privata, di sgusciare fuori dal soggettivismo e farsi parte integrante di una rievocazione collettiva che permea, che deve permeare le coscienze! (Dalla sinossi di Andrea Flocco.)

Questo è il link a un articolo sul giornale online Corriere di Lamezia.it.


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