Nel dicembre 2007, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Decollatura, un gruppo di appassionati cultori delle tradizioni locali, pensò di organizzare una mostra sulle tradizioni e le antiche usanze nel campo del matrimonio. Il tema non era casuale poichè nel rito del matrimonio si possono riconoscere tracce delle più antiche usanze dell’uomo essendo lo stesso matrimonio uno degli eventi fondamentali nella vita delle persone e quindi dell’intera società. Sarebbe stata un’ottima occasione ripercorrere le tradizioni casalinghe, quelle delle relazioni sociali, e così via. Un ulteriore motivo per trattare questo argomento piuttosto particolare, ci era venuto in mente per la considerazione che i ristoranti di Decollatura, da molto tempo, sono diventati la meta preferita delle coppie che festeggiano insieme ad amici e parenti il giorno del loro matrimonio. Il Palahotel Vallenoce, in particolare, è diventato un luogo prestigioso per festeggiare il matrimonio, conosciuto ben oltre il territorio calabrese. Considerato anche che il settore offre lavoro a decine di persone, alla fine della mia presentazione (vedi più avanti) ho aggiunto una fotografia di un parco di pozzi petroliferi per suggerire scherzosamente che i matrimoni sono l’oro bianco di Decollatura!

A me fu affidato il compito di tenere una relazione che, anche attraverso immagini e documenti, illustrasse le usanze decollaturesi nel campo del rito del matrimonio. La mostra allestita fu veramente eccezionale, sia per la varietà dei punti di vista scelti (i vestiti, i regali, i dolci, le fotografie, il corredo, l’arredo della casa, ecc.) sia per la qualità degli oggetti esposti, tutti provenienti dalle case del luogo, in cui erano stati conservati — in qualche caso — per più di un secolo.

Qui di seguito potete trovare le immagini degli oggetti esposti e le diapositive della mia presentazione. Ovviamente, una presentazione non si può ricostruire con le sole diapositive, essendo ciò che dice il relatore il vero contenuto, tuttavia si può avere un’idea del taglio dato alla ricerca svolta.

Questi sono due interessanti filmati sul rito tradizionale del matrimonio mostrati durante la presentazione. Il primo riguarda il matrimonio in Albania, a Scutari, come ancora era all’inizio del Novecento, in un paese isolato dove ancora erano leggibili tracce del rito romano. Il secondo riguarda il rito bizantino in Calabria.
La qualità video non è elevata ma i contenuti meritano la visione.





Sulla manifestazione è stato pubblicato un articolo su «Il Quotidiano della Calabria» del 3 gennaio 2008 a pag. 31:

articolo il quotidiano 3 gennaio 2008

Articolo “Il Quotidiano della Calabria” 3 gennaio 2008


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Si è svolta ieri, sabato 17 marzo 2012, nella Sala Consiliare dell’ex Municipio di Sambiase, la manifestazione voluta dal Comitato Patrioti Sambiasini per ricordare coloro che parteciparono alla Rivoluzione del 1848 e del 1860. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Lamezia Terme, si è svolta alla presenza di S.E. il Prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, il Consigliere Regionale On. Mario Magno, il Sindaco di Lamezia Terme prof. Gianni Speranza e un numeroso e qualificato pubblico.

Locandina Patrioti Sambiasini

Locandina Patrioti Sambiasini

L'intervento del prof. Giuseppe Musolino

L’intervento del prof. Giuseppe Musolino

La Sala Consiliare, definita dal Sindaco Speranza, il «Pantheon di Sambiase» per il fatto di ospitare tutto intorno alle pareti i ritratti dei più insigni cittadini, primo fra tutti, in posizione centrale, quello del Patriota e Ministro Giovanni Nicotera, poi il Generale Matarazzo, Enrico Borrello, e così via.

Il ritratto di Majone

Il ritratto di Majone

Ieri altri due ritratti sono stati aggiunti quando, sollevando il tricolore che li aveva coperti per tutta la prima parte della cerimonia, i discendenti dei Patrioti Giuseppe Majone e Giovanni Maria Cataldi — rispettivamente nelle persone della prof.ssa Angelina Maione e del dott. Emilio Cataldi — hanno mostrato al pubblico i ritratti dei loro avi donati alla Città che da ieri hanno il loro posto nel Panteon.

Giuseppe Majone

Giuseppe Majone

Giovanni Maria Cataldi

Giovanni Maria Cataldi

Questo avveniva alla conclusione della manifestazione che era iniziata con l’ascolto dell’Inno Nazionale Italiano e che poi era proseguita con gli interventi dei relatori. A coordinare i lavori è stato il Direttore di «Storicittà» Massimo Iannicelli che ha ricordato, come anche ha fatto il Sindaco Speranza, come la sua rivista sia giunta al 20° anno con 200 numeri pubblicati.

All’inizio ha preso la parola la prof.ssa Francesca Muraca del Comitato Patrioti Sambiasini per un saluto e un ringraziamento a quanti hanno collaborato per la riuscita della manifestazione.

Il primo intervento di introduzione al tema è stato quello del prof. Antonio Bagnato dal titolo «Il contributo di Sambiase al Risorgimento Italiano», seguito da quello del prof. Vincenzo Villella centrato sulla figura di Giuseppe Majone del quale ha illustrato doti umane e professionali con la lettura di documenti dell’epoca.
Poi la prof.ssa Filomena Stancati, della quale è stato ricordato il pluridecennale impegno nella ricerca storica, ha parlato del Patriota Giovanni Maria Cataldi del quale ha potuto ricostruire la vicenda grazie alla disponibilità del discendente dott. Emilio Cataldi che ha messo a disposizione l’immenso archivio di famiglia, e in particolare le lettere spedite dal carcere di Ventotene.

A seguire ho proposto il mio contributo sull’influenza che l’ambiente sambiasino ebbe su Michele Pane. E ciò avvenne non solo perchè buona parte dei suoi antenati era di quella città ma perchè a Sambiase frequentò la scuola elementare e le lezioni dello zio Pasquale Fiorentino, fratello della madre Serafina e del filosofo Francesco.
Il prof. Filippo D’Andrea ha delineato brevemente la figura del filosofo Francesco Fiorentino, rimandando agli approfondimenti da lui pubblicati su importanti riviste di filosofia.

Alla fine il Sindaco Speranza e il Prefetto Reppucci hanno preso la parola per complimentarsi con gli organizzatori e ricordare l’importanza dell’impegno per il bene della società..

COPYRIGHT © 2012 Giuseppe Musolino


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Il 23 aprile 2004 l’emittente televisiva Video Calabria 8, per iniziativa dell’Amministrazione comunale dell’epoca, trasmise in diretta una puntata da Piazza della Vittoria di Decollatura. Ci furono tanti interventi di diverso genere e io fui invitato a parlare di un progetto di cui mi ero occupato da diverso tempo, cioè quello dei mulini ad acqua del nostro territorio. I mulini sono stati studiati sia dal punto di vista tecnico-funzionale sia dal punto di vista delle tradizioni che li hanno riguardati. Il grano e la farina sono stati elementi fondamentali della cultura mediterranea e non possono quindi non aver toccato tutti gli aspetti della vita quotidiana di intere generazioni.
Per i noti limiti di un intervento televisivo ho dovuto necessariamente contenere molto la durata del mio intervento, anche sotto l’incalzare della conduttrice che imponeva un ritmo di grande velocità. Ecco il filmato con il mio intervento:

Sui mulini ad acqua del territorio ho tenuto diverse altre comunicazioni in occasione di manifestazioni che potete trovare in queste pagine.


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