«Un nuovo contributo sulla figura di Pasquale Celli e l’inedito suo fotoritratto», in “Storicittà”, Anno XXI, n. 202 (giugno 2012), pp. 20-22.

Nel fascicolo n. 201 di Storicittà avevo letto un articolo sull’illustre personaggio Pasquale Celli, notando con sorpresa che non era presente alcun suo ritratto. Conoscendo la meticolosità del direttore Iannicelli e le sue immense fonti iconografiche, ho capito che non gli era stato possibile in alcun modo reperire una fotografia o un dipinto che ci restituisse le sembianze di Celli altrimenti lo avremmo trovato certamente nell’articolo. E allora ho pensato che sarebbe stata gradita ai lettori la condivisione che ho deciso di fare di un ritratto — l’unico esistente, devo supporre — di Pasquale Celli. Come spiego nell’articolo, il ritratto era un omaggio a uno zio di Michele Pane, il sacerdote Don Antonio Pane, che si era adoperato per fare omaggio al prof. Celli della Corona di Cavaliere d’Italia, che aveva diritto di portare per concessione del Re.

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Per la curiosità dei lettori aggiungo le pagine del libro di Giovanni Papanti pubblicato in occasione del 500° anniversario della nascita di Giovanni Boccaccio in cui si contano 700 versioni di una novella (la IX della I Giornata) del Decamerone, tradotte in altrettante parlate dialettali italiane. Per brevità ho inserito soltanto le pagine che si riferiscono ad autori calabresi, fra cui Pasquale Celli che è l’autore della versione nel dialetto di San Pietro Apostolo, suo paese natale:

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Giuseppe Musolino, Michele Pane. La vita, Decollatura, 2011, pagine 288, 17×24 cm, ISBN 979-12-200-2079-4.

E’ stato pubblicato nel mese di agosto 2011 il mio volume dedicato alla biografia di Michele Pane (1876-1953), poeta nato a Decollatura (CZ) e morto negli Stati Uniti dove era emigrato fin da giovane.

Il lavoro di ricerca mi ha impegnato per diversi anni e si è basato sulla consultazione di archivi pubblici e privati, incluso quello della figlia Libertà. Per la prima volta sono state reperite le prima edizioni di alcune sue opere, le lettere, fotografie, articoli di giornale e tantissimi altri documenti che mi hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda umana e culturale del più grande poeta calabrese.

Michele Pane. La vita

Il volume "Michele Pane. La vita" di Giuseppe Musolino

 

Presentazione Decollatura

Presentazione del volume "Michele Pane. La vita" nella Sala Consiliare del Comune di Decollatura, 13 agosto 2011

 

La biografia procede quasi con la forma di un romanzo, se non fosse che tutte le vicende raccontate sono vere e, alcune, drammaticamente vere.

 

Logo del sito www.michelepane.it

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Si ricostruisce il quadro familiare, popolato di illustri personaggi come lo zio filosofo Francesco Fiorentino, la collocazione della famiglia dei Pane nell’Adami (questo è il nome del borgo di Decollatura in cui nacque) di fine ‘800, il suo percorso formativo, il suo scontro con il potere dei “pesci grassi” o “leccapiatti” contro cui sempre coerentemente si collocò, il suo matrimonio e la nascita dei figli e, soprattuto, il suo rapporto conflittuale con l’America. Questo è il punto chiave della sua vicenda, cioè l’attrazione fatale verso il continente delle opportunità che però mai fu generoso con lui. Al contrario gli riservò amarezze e delusioni, superate forse solo da quelle che ricevette dalla patria altrettanto avara nei suoi confronti. Nel volume sono ricostruiti e documentati tutti i momenti della sua vita di poeta e di uomo che cerca di trovare la strada per la sua sopravvivenza in diverse città americane e in diversi contesti socio-economici. La biografia offre anche uno spaccato della vita degli emigrati italiani, il loro mondo, i loro sogni, i luoghi in cui si è consumata una delle esperienze più importanti per l’intero popolo del Sud.
Fanno parte del volume anche l’albero genealogico del poeta — utile per districarsi tra le complesse relazioni parentali citate nel testo — e trenta pagine di fotografie a colori, quasi tutte inedite.

Come integrazione e supporto al contenuto del volume ho pubblicato un sito web all’indirizzo  http://www.michelepane.it/ in cui sono presenti contenuti multimediali e articoli sulla biografia di Michele Pane e su tutto ciò che riguarda il suo mondo. Sullo stesso sito all’indirizzo http://www.michelepane.it/?cat=133 si può consultare una raccolta di recensioni sul volume e anche le immagini delle manifestazioni in cui è stato presentato al pubblico.
All’indirizzo http://www.michelepane.it/?page_id=127 è presente una pagina con le indicazioni sulle librerie presso cui è possibile trovare il volume.

Questa è la sintesi del contenuto inserita nella IV di copertina del volume:

 Michele Pane (Decollatura 1876 – Chicago 1953) trascorse la prima parte della sua vita in Calabria.

Concorsero alla sua formazione tanto una natura possente e primitiva  quanto una società articolata in retaggi arcaici e conservatori che si scontravano con gli esiti del Risorgimento, in un territorio segnato dalle possenti figure di Francesco Stocco e Francesco Fiorentino (suo zio materno), nonché di tanti altri personaggi, ignorati dai libri ma delle cui gambe la Storia si è servita per camminare.

Emigra in America sulla spinta di forze misteriose alla ricerca di un’affermazione che per vari motivi — tutti raccontati nel libro — non avrà mai una completa realizzazione.

Gli scrisse l’amico Zuppone-Strani: «E Lei, così, negli Stati Uniti? Non c’era posto al sole, non acqua alle nostre sorgive, non pane per Michele Pane nella sua patria?»

È questo l’interrogativo principale che viene affrontato in questa originale biografia, la prima scritta su Michele Pane a quasi sessant’anni dalla sua scomparsa, insieme a tutti gli altri come e perché di una vicenda intricatissima: gli studi, le prime opere, la denuncia e i processi, l’emigrazione, la fama conquistata, i rapporti con gli esponenti della cultura e del potere del suo tempo, i problemi economici, la vita familiare, la morte e le commemorazioni.

Tutto è affrontato con l’aiuto di documentazione tanto sorprendente quanto inedita, inclusa un’ampia raccolta di fotografie e immagini, quasi tutte pubblicate per la prima volta, che restituiscono un personaggio per molti versi sconosciuto.


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Sul numero 205 di Storicittà da pochi giorni in edicola è stato pubblicato il mio articolo dal titolo «Ci ha lasciati la maestra e direttrice decollaturese Maria Carolina Molinaro».

La “Direttrice”, come tutti la chiamavamo, è scomparsa lo scorso 4 luglio 2012, alla soglia del compimento del secolo di vita.
L’articolo ripropone, arricchito di immagini, il testo che ho letto in occasione del trigesimo, durante la cerimonia di commemorazione tenutasi nella chiesa di Maria SS. Addolorata di Decollatura e alla quale sono intervenuti, oltre che amici e parenti, anche molti insegnanti in servizio e in pensione e il Sindaco di Decollatura, dott.ssa Anna Maria Cardamone.

 

 

Su Maria Carolina Molinaro ritornerò quanto prima per pubblicare altre fotografie e documenti.


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