La Democrazia è in vacanza?
Scritto da Giuseppe Musolino il Lug 9, 2018 | 0 commentsE’ bastato poco meno di un mese per conoscere il carattere della nuova Amministrazione comunale di Decollatura.
L’11 giugno scorso veniva fatta la proclamazione degli eletti nella Sala consiliare e io dissi che noi saremmo stati pronti a collaborare con la maggioranza perchè i nostri elettori ci avevano incaricato di trovare risposte ai problemi e non di mettere i bastoni fra le ruote agli altri. Anche in occasione della prima seduta del Consiglio ho ribadito lo stesso concetto, come prova la mia dichiarazione presente a verbale oltre che su questo sito.
Alla prova dei fatti però l’Amministrazione sembra avere un atteggiamento molto diverso. Lo scorso 2 luglio io e gli altri tre consiglieri di minoranza abbiamo sottoscritto e consegnato una richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale per discutere tre temi di grande importanza:
- le firme dubbie sui registri delle tessere elettorali
- le proposte progettuali da inoltrare alla Regione Calabria per i finanziare la “Valorizzazione dei Borghi della Calabria”
- l’ammodernamento della Ferrovia della Calabria e il suo tracciato.
Il Regolamento del Consiglio (art. 15) prevede che «la seduta dovrà avere luogo entro venti giorni dal ricevimento della richiesta e all’ordine del giorno dovranno essere iscritte le questioni richieste.» Il Presidente del Consiglio Maletta ci ha verbalmente informati che la convocazione ci sarà ma prima occorre attendere che la maggioranza si riunisca per assumere le proprie decisioni. Solo dopo ci potrà essere la convocazione dei capigruppo per giungere infine alla convocazione del Consiglio. Tradotto in “dipietrese“: la convocazione non ci sarà prima dei 20 giorni previsti dal regolamento, complice anche il periodo estivo che rende preferibile trascorrere giornate al mare o ai laghi piuttosto che occuparsi di ciò per cui si è stati eletti.
Ma a cosa servirà far decidere al Consiglio comunale il tipo di intervento da finanziare con i fondi per la “Valorizzazione dei Borghi della Calabria” se poi non ci sarà neanche il tempo di fare un sopralluogo visto che la scadenza di presentazione è il 30 luglio? Forse non sono queste le “categorie” di lavori che interessano la maggioranza. Perchè?
Io un’idea me la sono fatta: la maggioranza non vuole che i Consiglieri di minoranza mettano il naso nelle scelte: «le decisioni le prendiamo Noi», sembra di sentire, «abbiamo già deciso cosa fare e forse non siamo d’accordo nemmeno sulla scelta di trasformare il Foro boario in un centro per attività di promozione con spazi per convegni, mostre, attività di formazione, promozione delle eccellenze, centro di aggregazione e altre cose del genere», forse – sembra ancora di sentire – «non vogliamo neanche ottenere 1,5 milioni di euro per sistemare l’intera Piazza della Vittoria e Piazza G. Perri», «abbiamo già tanti lavori da seguire perchè in pochi giorni», sembra ancora di sentire a conferma di quanto dichiarato nell’articolo sulla Gazzetta del Sud, «abbiamo fatto progetti e ottenuto finanziamenti per quasi 1,2 milioni di euro, anche perchè c’era stato un “leggero” interessamento da parte di amministrazioni precedenti ma è solo merito nostro!»
Per quanto riguarda la questione di cui al primo punto della richiesta, l’Amministrazione ha fatto finalmente conoscere attraverso la Gazzetta del Sud il proprio punto di vista: sempre in “dipietrese” si dice che solo a seguito di un’eventuale quanto improbabile condanna (“di alcune persone”) ci sarà un provvedimento. Può essere una formula comoda per uscirne ma politicamente debole perchè la politica, anche in situazioni difficili, deve assumersi le proprie responsabilità e porre con forza il proprio punto di vista.
La politica in primo piano, certo, perchè la politica in certi casi può e deve fare il mea culpa per circoscrivere un episodio, probabilmente causato da ingenuità e inesperienza, e che si sarebbe potuto chiudere senza sperare nella salvifica lentezza della giustizia.
Anche il terzo punto che si chiede di trattare in Consiglio non può essere ulteriormente rinviato perchè mentre da noi in tutti questi anni mai si è parlato del progetto di ammodernamento della Ferrovia e delle scelte da compiere, apprendiamo dal sito Reventino.it che un solerte Pasquale Mancuso, ha organizzato un incontro tra «amministratori locali e dirigenti del Partito Democratico, guidata dalla parlamentare Enza Bruno Bossio, componente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati, e composta da Pasquale Mancuso, componente dell’assemblea nazionale del PD, Raffaele Pane, sindaco di Scigliano, Rodolfo Aiello, sindaco di Marzi, Mario Talarico, sindaco di Carlopoli, Maria Antonietta Sacco, Consigliere comunale di Carlopoli, Masino Paonessa, Capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Gimigliano» e il direttore generale delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo.
C’erano tutti, anche amministratori di comuni in cui la ferrovia non passa, tranne noi di Decollatura! Il responsabile di questo sgarbo politico e istituzionale sembra essere proprio l’organizzatore Pasquale Mancuso che non ha sentito il bisogno e l’educazione di chiamare il Partito Democratico di Decollatura e invitare i consiglieri Musolino e Fazio a un incontro così importante. Io posso dire quello che voglio e non devo chiederne il permesso a nessuno e perciò di questo sgarbo – nonchè gravissimo errore politico – ho discusso con il coordinatore del PD di Decollatura Giovanni Pulerà che ha fatto i suoi passi e le sue rimostranze a livello politico provinciale e regionale per quanto accaduto. Anche questo episodio è significativo e conferma l’urgenza di trattare il problema Ferrovia nel Consiglio comunale di Decollatura.
Che succederà? Ci sarà la convocazione del Consiglio comunale in tempo utile e, soprattutto, con l’idea di lavorare insieme all’individuazione della migliore strada per lo sviluppo oppure ognuno farà le scelte più convenienti per sé e quindi le meno convenienti per la collettività?
A Voi della maggioranza l’ardua sentenza!
Decollatura, 9 luglio 2018
Il Capogruppo di Più Decollatura: Giuseppe Musolino.
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