Siamo pronti per la Festa Patronale unica di Decollatura?

Quella di martedì 14 agosto a Decollatura non è stata una vigilia di Ferragosto qualsiasi ma una di quelle che forse è destinata a passare alla storia della nostra comunità.

Che cosa è accaduto? Ieri sera, per la prima volta nella storia della parrocchia di Casenove, i festeggiamenti civili, vale a dire il concerto musicale serale, si sono svolti in un luogo diverso dal sagrato e dallo spazio antistante la chiesa di Maria SS. Assunta in Via Veneto e cioè in Piazza G. Perri. Anche se in passato lo spostamento era già avvenuto in maniera occasionale, questa volta si tratta di uno spostamento definitivo.

Infatti, questa volta la decisione di spostare la collocazione del palco e dello spettacolo è stata presa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Angela Brigante sulla base delle norme sulla sicurezza delle manifestazioni pubbliche che quest’estate sono entrate in maniera dirompente a turbare il sonno di tanti organizzatori di sagre, spettacoli, concerti e anche processioni religiose, insomma di ogni evento che si configuri come concentrazione di persone.

La scelta compiuta è senza dubbio l’unica opzione possibile per la festa di Mezz’agosto, in grado di offrire sicurezza senza penalizzare la tradizione perchè in fondo lo sostamento è avvenuto verso Piazza Perri che, proprio per la presenza del Municipio e altri servizi, insieme a Piazza della Vittoria è la più frequentata della città. Nel 1995, quando ero Assessore comunale, per la prima volta Piazza Perri era stata scelta per una manifestazione musicale organizzata direttamente dal Comune, spostando poi in quella posizione anche tante altre manifestazioni, tra cui diverse edizioni della Sagra della patata.

locandina_patruno

Ma torniamo alla situazione di oggi. La sera del 14 agosto tutto è filato liscio grazie alla predisposizione di tutte le misure di sicurezza e alla presenza della Protezione Civile, Carabinieri, Croce Rossa, tutti pronti ad affrontare, come sempre hanno fatto, qualsiasi emergenza. Il tempo è stato incerto fino a poche ore prima dell’inizio dello spettacolo previsto per le ore 22, e forse per questo l’afflusso alla piazza non è stato eccezionale sebbene più che soddisfacente. Qualche considerazione però è il caso di fare.

Piazza Perri 14-8-18

Perchè la piazza che insieme allo spazio circostante sarebbe capace di ospitare migliaia di persone non era gremita? Eppure mi è sembrato di vedere in giro molti emigrati tornati con le loro famiglie, così come tanta gente dei paesi vicini, eppure il pienone non c’è stato. Perchè?

A parte, come si diceva sopra, l’incertezza del tempo (che però alla fine si è rasserenato), credo che bisognerà prendere atto che l’offerta di concerti e spettacoli estivi, nonchè sagre e altri aventi simili, è molto aumentata e l’utilizzo di mezzi di comunicazione molto efficaci come i telefonini che navigano su Internet e i messaggi Whatsapp siano in grado di informare le persone in tempo reale su quale sia l’offerta migliore per ogni serata. Ciò significa che se lo spettacolo previsto per una serata di festa patronale non è concorrenziale con ciò che accade in ambito provinciale – e direi anche regionale – ben difficilmente si potranno attrarre molti spettatori, soprattutto i giovani che hanno anche molta facilità negli spostamenti.

E’ necessario quindi cogliere questa occasione per fermarsi a riflettere sull’opportunità di cambiare il modello di festa patronale per giungere a una sua ridefinizione che sia in grado di produrre effetti positivi sia in termini di afflusso sia rispetto alla qualità dello spettacolo offerto.

A Decollatura abbiamo quattro feste patronali, a iniziare dal 16 luglio con la Madonna del Carmine di Adami, poi la festa di Santa Maria Assunta a Casenove il 15 agosto, il 20 agosto con la festa di San Bernardo per il santo omonimo, per concludere poi il 15 settembre con la festa di Maria SS. Addolorata di Cerrisi. ognuna di queste feste è stata organizzata dal proprio comitato parrocchiale, con la relativa raccolta di offerte, contratto con il cantante, il fornitore del palco, la ditta incaricata dei fuochi d’artificio. Fino a qualche anno fa quando ancora gli abitanti erano più numerosi e inoltre si poteva contare su una maggiore generosità degli emigrati di prima generazione, specialmente quelli residenti in America, i comitati sono riusciti a garantire spettacoli di buona qualità anche se quasi sempre si è trattato di cantanti un tempo molto famosi, poi passati a una categoria dal cachet meno salato ma pur sempre capaci di attrarre un buon pubblico. Anche per quanto riguarda la scelta del luogo per l’allestimento del palco si sono dovuti affrontare grandi problemi.

A Cerrisi molti anni fa si decise di abbandonare la sede tradizionale di Piazza Dante davanti alla chiesa perchè lo spazio per gli spettatori che accorrevano per i cantanti più conosciuti non era sufficiente. Ci si orientò una volta sulla parte finale dell’abitato, all’incrocio tra Via Roma e la Via Provinciale (a fianco della scuola materna), per poi passare a quella che fu una sede mantenuta per molto tempo che è quella vicino all’imbocco della Via Variante, sotto la villetta comunale. E’ inutile dire che entrambe le scelte furono dettate da mancanza di alternative ma l’assenza di un ampio spazio pianeggiante impediva di godere in pieno relax dello spettacolo. Inoltre, l’inclinazione del terreno rendeva difficoltosa la sistemazione del palco e del gruppo elettrogeno, insomma sempre tanti problemi.

Analoga situazione c’era a Casenove dove una volta si provò anche a collocare il palco sulla strada, sotto la scalinata della chiesa ma l’idea fu abbandonata perchè si bloccava completamente la strada per almeno due giorni. Si tornò alla sistemazione sul lato destro del sagrato, ma l’inclinazione della strada ha sempre reso difficoltoso livellare il palco, senza che tuttavia sia mai successo alcun incidente. Negli anni passati fu anche sperimentata la sede di Piazza Perri, ma si trattò di un esperimento di durata limitata.

A San Bernardo, l’assenza di spazio davanti alla chiesa ha sempre costretto a sistemare il palco in Piazza della Vittoria dove, a parte l’inclinazione del piano stradale, c’è spazio a sufficienza per molti spettatori. In Adami c’è a disposizione una strada abbastanza larga, sebbene discosta dalla chiesa, che comunque ha garantito una buona sistemazione del palco, tuttavia la quantità di spettatori che potrebbero trovarvi posto non è molto elevata. Anche in Adami in qualche caso particolare furono tentate altre sistemazioni, ma poi si tornò alla soluzione di partenza.

Ma torniamo al tema principale: è meglio continuare a organizzare quattro feste patronali civili distinte, tutte con un budget necessariamente risicato e quindi con un modesto spettacolo, oppure pensare a un unico appuntamento in cui tutti i cittadini di tutte e tre le parrocchie (San Bernardo e Adami ne costituiscono già una sola) organizzano un unico grande festeggiamento civile, sempre però mantenendo quattro feste religiose, con le relative processioni e possibilmente anche con manifestazioni speciali di carattere ludico e sociale?

Il Parroco titolare della Parrocchia Don Bogdan Fedorowiz ha in più occasioni evidenziato che dal suo punto di vista la scelta di un’unica festa civile sarebbe la migliore soluzione. Recentemente, agli inizi del mese di luglio, si è svolta una riunione nei locali parrocchiali adiacenti alla chiesa di Casenove. Vi hanno partecipato il parroco Don Bogdan che l’ha organizzata, Consiglieri e Assessori comunali neoeletti tra cui il sottoscritto e Luisa Fazio, i rappresentanti dei Comitati parrocchiali e anche singoli cittadini.

Il tema principale era quello relativo alle importanti prescrizioni previste per le manifestazioni aperte in pubblico che rischiavano di mettere in forse anche l’imminente festa patronale di Adami. Il problema era scottante anche perchè si veniva dal clamoroso annullamento della festa in onore di S. Giovanni Battista di Soveria Mannelli avvenuto pochi giorni prima. Gli Assessori comunali avevano assicurato il loro impegno per garantire l’organizzazione e l’ottenimento delle superiori autorizzazioni, come poi di fatto è avvenuto. Fra tutti gli altri ragionamenti però ha fatto capolino anche l’ipotesi di iniziare a pensare al tema cui è dedicato questo articolo, e cioè l’idea di organizzare un’unica festa civile per l’intera Decollatura. Le opinioni emerse, sebbene ripeto non fosse quello il tema in discussione, sono state diversificate ma mi è sembrato di cogliere uno spiraglio nella giusta direzione.

Il 15 agosto è già la festa di Santa Maria Assunta in quanto Patrona del Comune di Decollatura, di tutto il Comune di Decollatura, e non di Casenove soltanto, nello stesso senso in cui San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena sono i Patroni d’Italia, senza tra l’altro esserlo delle loro rispettive città d’origine. Quel giorno, se non fosse già festivo per altri motivi, sarebbe quello in cui le scuole e gli uffici pubblici sarebbero chiusi perchè giorno festivo a tutti gli effetti.

E allora perchè non iniziare a organizzare tutti insieme la festa civile in onore della nostra Patrona? In cosa verrebbe diminuito il nostro doveroso attaccamento alla devozione del santo titolare della Parrocchia in cui siamo stati battezzati e nella quale riconosciamo parte della nostra identità? Chi ci impedirebbe di collaborare all’organizzazione di una bella processione, di collaborare con i Comitati per la pulizia straordinaria della chiesa, per la preparazione degli addobbi, per l’organizzazione di attività di animazione per i più piccoli o qualche bell’evento in compagnia degli emigranti nella ricorrenza del Santo cui è dedicata la chiesa che ci ha visti da fanciulli acquisire i primi segni di religiosità? Oppure, chi ci impedirebbe di dedicarci a qualcosa forse ancora più necessaria, come informarsi se ci sono persone o famiglie che versano nel bisogno o vivono un disagio, materiale o sociale, cui dare una mano per trascorrere con più serenità le feste?

Siamo pronti ad affrontare questa rivoluzione copernicana? Non lo so, ma si deve iniziare a parlarne, lentamente e senza pregiudizi, senza la pretesa di avere soluzioni definitive ma anche avendo rispetto per le posizioni degli altri. Nel 1802 furono i fedeli delle quattro parrocchie che si misero insieme per ottenere l’autonomia amministrativa di Decollatura, dopo un primo momento in cui il tentativo era stato intrapreso separatamente, senza successo. Ora le condizioni di oltre due secoli fa si ripropongono, anche se il tema è diverso, ma solo apparentemente. Sì, perchè se allora lo scopo era quello di aspirare all’autodeterminazione, al desiderio di gestire al meglio le risorse economiche frutto del lavoro dei decollaturesi, oggi il tema può essere quello di non rassegnarsi al declino, all’irrilevanza nel panorama delle manifestazioni estive sulle quali si gioca molta parte dello sviluppo turistico del nostro territorio.

Io sono fiducioso. Le buone cose, prima o poi, si impongono da sole. Intanto iniziamo a parlarne, pacatamente.

Decollatura, 16 agosto 2018

Giuseppe Musolino


2 Commenti

  1. P. Benedetto

    Caro prof. Musolino nessun problema a che l’amministrazione comunale organizzi una o più feste durante l’estare, ma a me sembra che si stia usando una delle nostre feste patronali per altro… personalmente non ho interesse a che ci sia molta o poca gente, che ci siano grandi nomi o piccoli complessi locali, ciò che credo essenziale invece è preoccuparci di dare vita alla fede delle nostre piccole realtà. Sappiamo tutti che il coinvolgimento in prima persona stimola, crea idee, occasioni ed opportunità. Ad Adami, ad esempio, abbiamo tolto la dizione festeggiamenti civili, perchè tutto ciò che si propone in quei giorni che sia la novena o sia la musica, o poesie o teatro, o fuochi d’artificio, tutto è organizzato per una cosa sola: onorare la B. V. Del Carmelo, anche attraverso il divertimento è la cultura, perché non possimo separarci in parti: in chiesa cristiani e fuori… Grazie p. Benedetto

    • Giuseppe Musolino

      Grazie del contributo, padre Benedetto.
      Il mio discorso non intendeva fare alcun riferimento al Comune perchè la problematica deve essere affrontata innanzitutto a livello di comunità di fedeli e di cittadini.
      Condivido pienamente l’idea che tutto ciò che si fa va a onore dei santi patroni ma poichè una comunità piccola come la nostra deve anche tenere conto dell’economia e delle opportunità di lavoro per tutti, ritengo che non sia inutile pensare a cambiare la formula dei festeggiamenti civili del Santo patrono del Comune.

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