Fremiti

E’ un volumetto di poesie scritte da Paolo Bonacci, l’aviatore eroe di Decollatura nato nel 1906 e caduto durante una missione di guerra mentre era in volo al largo di Marsala. Non è stato possibile reperire il volume per cui mancano altri particolari, a partire dalla copertina.

 

 

 

Paolo Bonacci

Paolo Bonacci 1906-1943


 


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L’anima di Dante acattolica e laica

Il libro è la pubblicazione del testo di una conferenza tenuta dall’Autore che suscitò grandi clamori e vivaci discussioni nel campo cattolico per  la sua arditezza, ma che fu generalmente ammirata per l’acutezza dele osservazioni (nota tratta da Teodoro Rovito, Letterati e giornalisti italiani contemporanei, Napoli, Rovito, 1922, p. 434).


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Le mani in tasca

Dal sito dell’Autrice:

Oriana, fin da bambina, matura la consapevolezza di non poter sopportare alcuna ingiustizia. Per sfuggire all’oppressione della gabbia provinciale, una volta cresciuta decide di frequentare l’Università di Bologna: è il periodo delle occupazioni studentesche, dei sogni e delle utopie di una generazione che negli anni Settanta fa sentire con prepotenza la propria voce. Una voce che si dirama in più direzioni, assumendo toni anche estremi e drammatici.
Dario è un giovane timido, perduto in un mondo tutto suo. La sua vita universitaria è ben diversa, distante dall’epicentro del caos, incanalata verso la passione per il teatro.
È proprio nel mondo del teatro che Oriana e Dario incrociano i rispettivi destini; lei vive la recitazione come un’azione politica, un diversivo che presto finisce per andarle stretto, poiché gli ideali la portano lontano dalle ambizioni personali; per il ragazzo, invece, il palcoscenico diventa l’unico punto di connessione con la giovane attrice, per la quale prova un sentimento sempre più divorante.
I loro ricordi costruiscono un reticolo di bivi, di scelte e di fatalità che finiscono per delineare due esistenze intense, indissolubilmente legate a una delle stragi più controverse della recente storia del nostro Paese.

(clicca QUI per visitare il sito dell’Autrice)


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La malasorte

Fantasmi e leggende, capi di un filo che unisce donne di ieri e di oggi attraverso un destino segnato dall’eterna immobilità dell’entroterra calabrese. Cettina e Tilde, due donne legate indissolubilmente alle loro radici, appartengono a mondi distanti che, tuttavia, riescono a incontrarsi e a non perdersi nel tempo. La leggendaria Cosma, affascinante contadina vissuta agli albori del Novecento, non sembra voler abbandonare le strade di Sovara e tantomeno le menti dei suoi abitanti, diventando protagonista dei loro racconti. Irrompe violenta insieme alla tempesta diffondendo paure e angosce incontrollabili, unite al desiderio di dimenticare un’assenza così presente. Incerta fra l’incubo e la realtà, Cettina non smetterà di cercare il volto che, fin da bambina, l’accompagnava impavida, così da dirimere i nodi del passato e svelare gli inganni e le menzogne dell’infanzia.

Un romanzo profondamente attuale e travolgente, dalla prosa semplice e scorrevole, che trascina il lettore in un viaggio attraverso piani temporali alterati, mostrando gli effetti dell’eterno conflitto fra ciò che è stato e ciò che è.

Questo è il link al blog dell’Autrice.


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Bianchi. Argomentazioni storiche

Prefazione di Pasquale Taverna, Sindaco di Bianchi. Estratto da «Bianchi: Raccolta di Saggi nel bicentenario dell’autonomia amministrativa». Come si legge nel sottotitolo, il volume ripropone — in veste autonoma — i contributi di Mario Gallo presenti nel volume che raccoglie tutti i saggi pubblicati in occasione del Bicentenario dell’autonomia amministrativa del Comune di Bianchi che ricorre nel 2020.


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