La lettera (ebook)

Le donne di una famiglia danno vita a un testo teatrale che attraversa tutto il Novecento.

La storia delle donne di una famiglia che ha inizio il 1917 ed arriva fino ai giorni nostri. La maledizione che colpisce le ragazze della famiglia che non possono amare i loro ragazzi e devono subire la volontà dei loro padri. La scoperta delle lettere che le ragazze si sono scritte da una generazione all’altra. La lettera che fa capire a una di loro cosa fare. Con questa opera si è voluto tracciare la storia del Novecento attraverso le violenze che hanno unito nei decenni figlie e madri di una famiglia, attraverso la solidarietà trasmessa nella scrittura delle lettere, attraverso la consapevolezza che prima o poi una di loro le avrebbe riscattate.


leggi tutto

Terra di nessuno. Testo teatrale sulla Grande Guerra

Terra di nessuno è la rappresentazione della Grande Guerra attraverso le vicende di un soldato calabrese della Brigata Catanzaro. Pietro è originario di Soveria Mannelli e si trova a combattere nella terra di nessuno. In questo posto Pietro trova un soldato austriaco (Franz) che si è addormentato. A lui parla della sua famiglia, di come si vive in guerra e dei commilitoni, in particolare di Zanin e di e di Totò. Pietro a un certo punto capisce che Franz non sta dormendo e… L’ultima scena è ambientata in una città dei nostri giorni, durante una celebrazione del 4 novembre. E Pietro riappare. Terra di nessuno vuole essere una riflessione sulla guerra, sul sacrificio dei tanti soldati caduti, sul sacrificio di chi è rimasto a casa ad aspettarli invano. L’opera è stata rappresentata il 12 maggio 2018 al Festival Teatro Scuola di Altomonte (CS), classificandosi al secondo posto ed è stata replicata il 26 maggio 2018 a Carlopoli (CZ) e il 6 giugno 2018 a Soveria Mannelli. È stata patrocinata dai Comuni di Carlopoli e di Soveria Mannelli, dal Parco Nazionale della Pace di Stazzema (LU) e dall’ANPI – Comitato Provinciale di Catanzaro. Terra di nessuno è stata riconosciuta come “Progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale”.

(estratto dalla IV di copertina)


leggi tutto

Le stelle dell’Orsa. Testo teatrale sui Fratelli Cervi

Le stelle dell’Orsa è la rappresentazione della storia dei fratelli Cervi, attraverso il racconto che il padre Alcide fa ad una scolaresca. In effetti Alcide non parla solo agli studenti ma a tutto il pubblico che assiste alla rappresentazione. E mentre parla, le sue parole prendono consistenza sul palco, attraverso gli attori che interpretano i figli, le mogli, i contadini. Vengono messe in scena le parti più importanti della vita e della vicenda dei fratelli Cervi, mettendo in evidenza il loro altruismo, la coscienza civile, l’essere sempre dalla parte dei deboli. Ma anche il coraggio di sperimentare nuove soluzioni per progredire e di condividerle con gli altri. E l’essere una famiglia unita, con sani principi, legati alla terra e ai sentimenti trasmessi dalla madre e dal padre. Vengono rappresentati i loro dubbi, le loro certezze, i loro amori, la loro ribellione. Tutto questo per fare capire, non solo ai ragazzi che recitano, ma anche ai ragazzi e agli adulti che assisteranno alla rappresentazione, che la nostra libertà e la nostra democrazia ci sono state donate da chi, come i fratelli Cervi, hanno sacrificato la propria vita e che la conoscenza e la riflessione su vicende come quelle dei fratelli Cervi sono fondamentali per la memoria e la difesa della nostra libertà. Primo Premio al Festival Teatro Scuola di Altomonte (CS) edizione 2019.

(estratto dalla IV di copertina)


leggi tutto

Il primo viaggio. Versi

“Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri.” (Grazia Deledda)

Corrado Plastino insegna Italiano e Storia nella Scuola secondaria di primo grado. Da diversi anni scrive i testi delle opere teatrali rappresentate dai suoi alunni in tutto il territorio nazionale. Questo è il suo terzo libro di poesie.


leggi tutto

Il sorriso spezzato

«Il sorriso spezzato» è la rappresentazione della vicenda di Gianluca Congiusta, giovane imprenditore di Siderno (RC), ucciso per non essersi sottomesso alle richieste delle cosche mafiose del luogo. La storia si svolge attraverso il racconto che ne fanno la sorella Roberta e il padre Mario. Gianluca sarà sempre presente durante la rappresentazione, non visto e non sentito dagli altri personaggi, e commenterà con le sue parole quanto gli altri diranno. L’opera parla delle malefatte dei mafiosi che impediscono ai giovani calabresi di poter vivere nella loro terra. Parla anche dei luoghi comuni cui sono oggetto la Calabria e i calabresi, non solo da parte di chi vive in altre parti d’Italia ma anche da parte degli stessi calabresi. Nell’opera si ricordano tutti i servitori dello Stato che hanno sacrificato la loro vita per dare agli altri la possibilità di vivere in una terra libera dai condizionamenti mafiosi. La sorella, il padre e gli amici, durante la rappresentazione, racconteranno parti della vita di Gianluca, da quando era piccolo, fino alla tragica sera del 24 maggio 2005, quando fu ucciso. L’opera vuole comunque dare una speranza alle ragazze e ai ragazzi di oggi che, attraverso l’esempio di Gianluca, possono trovare la loro strada anche in Calabria, sapendo reagire, non facendosi vincere dall’indifferenza e dai luoghi comuni.

(dalla IV di copertina).

Il filmato che segue è stato pubblicato su Youtube ed è la rappresentazione teatrale su Gianluca Congiusta interpretata dalle ragazze e dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. “Rodari” di Soveria Mannelli e di Carlopoli (CZ). La registrazione è avvenuta in modalità videoconferenza per l’emergenza Covid-19.

 


leggi tutto