Scritto da Giuseppe Musolino il Set 17, 2020 in Bibliografia Decollatura | Commenti disabilitati su Le piante da frutto nella tradizione contadina calabrese
Articolo pubblicato in tre parti su «Storicittà. Rivista d’altri tempi», Anno XIV, n. 136, 137, 138, Ottobre-Dicembre 2005.
L’autore presenta le principali piante da frutto tradizionali coltivate e utilizzate a Decollatura, descrivendone le caratteristiche, gli utilizzi e le tradizioni che le riguardavano, almeno fino al recente passato.
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Nel 2002 a Serrastretta (CZ) fu organizzata una manifestazione (la prima del genere nel territorio del Reventino) che aveva come obiettivo la valorizzazione delle varietà tradizionali di frutti. Tutti paesi hanno il loro tipico patrimonio di varietà selezionate con pazienza da generazioni di agricoltori, varietà adatte alle condizioni climatiche specifiche del luogo e, soprattutto, che hanno passato il vaglio di generazioni e generazioni di uomini e donne che ne hanno messo alla prova la resistenza al freddo e al caldo, l’abbondanza e la qualità dei frutti, la serbevolezza, e così via. A partire dal secondo dopoguerra, sulla scia della modernizzazione e dell’omologazione al gusto prevalente “imposto” dai mezzi di comunicazione, le antiche varietà hanno rischiato la totale estinzione. Le piante di meli tradizionali nel nostro territorio furono eliminate e sostituite con la più moderna “Golden Delicious”, la classica mela gialla, che, beninteso, è una mela dall’ottimo sapore e che piace a tutti, ma richiede tecniche colturali ben diverse da quelle a cui si era abituati. E poi, al di là della facilità di coltivazione o meno, perchè rinunciare ad una vasta gamma di sapori che una volta erano presenti sulle tavole (ahimè, non sempre in quantità adeguate!)?
Se poi si approfondisce il discorso ci si acorge che c’è di mezzo un altro problema, forse ancora più grave. Si tratta del problema della variabilità genetica fortemente ridimensionata dal fatto che in tutto il mondo, si sta diffondendo l’utilizzo delle stesse cultivar (cioè delle varietà coltivate), magari utilizzando semi ibridi prodotti dalle multinazionali del settore. Il rischio è che se dovesse fare la comparsa una malattia specifica di questa varietà, non ci sarebbero le altre tra le quali scoprirne qualcuna resistente.
Questa premessa era necessaria per comprendere il mio interesse per l’argomento non appena ebbi notizia di ciò che si stava organizzando.
Fui invitato a intervenire portando un contributo sulle varietà di piante da frutto presenti nel territorio di Decollatura e sulle tradizioni collegate anche utilizzando la proiezione di immagini. Il mio intervento fu incluso tra gli “Interventi programmati” che seguirono le relazioni di importanti studiosi come dall’invito qui visibile:
Programma della manifestazione
Quelle che potete sfogliare qui di seguito sono le immagini che accompagnavano la mia relazione, mostrate al numeroso pubblico intervenuto alla manifestazione del 16 novembre:
Insieme al convegno fu organizzata un’interessante Mostra Pomologica cui parteciparono espositori provenienti da molti centri calabresi.
C’era anche la possibilità di esporre dei frutti comunicandolo all’organizzazione e portando gli esemplari per tempo. In questo modo si otteneva la nomina a “Custode” di quella particolare varietà. Io consegnai alcune mele della varietà conosciuta col nome “Cudicinutu”, non tanto apprezzata perchè pittosto dura e non molto succosa ma che però si conserva a lungo. Si tratta di una varietà a reale rischio estinzione!
Attestato
Anche dopo la mostra-convegno del 2002 ho continuato a raccogliere immagini in occasione delle successive manifestazioni sul tema svoltesi a Serrastretta e Decollatura. Nel book sfogliabile che segue ne ho raccolto una buona selezione insieme anche ad alcune fotografie riguardanti alberi e frutti prese in campagna:
Aggiornamento, 28 dicembre 2012.
Sul sito dell’Arpacal ho trovato un’interessante pubblicazione dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) sul patrimonio genetico delle specie frutticole e viticole della Calabria e del Trentino-Alto Adige. Cliccare sull’immagine per visualizzare il pdf:
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«Le piante da frutto nella tradizione contadina calabrese», in “Storicittà”, Anno XIV, n. 136, 137, 138, 139 (ottobre-dicembre 2005, gennaio 2006).
Questo articolo, pubblicato in quattro puntate, riassume i risultati di lunghe ricerche condotte sulle antiche varietà di piante da frutto coltivate nel territorio decollaturese e, più in generale, nel comprensorio del Reventino.
L’argomento era già stato affrontato nel corso delle manifestazioni tenutesi in vari centri sull’argomento della riscoperta e valorizzazione delle antiche varietà (vai al post su questo sito), ma la particolarità di questa ricerca è quella di unire l’interesse per l’aspetto antropologico a quello botanico vero e proprio.
Questo è l’articolo originale su Storicittà:
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