Il Mietitore

“Il Mietitore” è una raccolta di poesie piene di simboli, rievocazioni, sofferenze spirituali, itinerari percorsi in una vita un po’ strana, una specie di lungo viaggio fatto in un vuoto fluttuante. Canti di vita sorprendenti dell’esistenza, interessanti per il loro fondo di vero, per questo pianto nascosto che strazia l’anima fra gli effetti di luci e ombre, fra stanchi sospiri. Sono canti di sorrisi e di lacrime, con un bisogno immenso di immaginare la gioia e il dolore anche quando questi sono rivolti al futuro. Vibrazioni intime, intense, dove i sentimenti risultano chiari, lineari, sobri. E, attraverso questi, riesce a trarre l’anima dal silenzio e a recuperare il senso della vita.

(dalla Presentazione dell’Editore).

Bruno Gigliotti

Bruno Gigliotti


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Tu sola. Poesia

Francesco Cianflone era nato a Decollatura il 2 settembre 1883 e morì a Napoli il 14 aprile 1951. Capo divisione del settore amministrativo del Municipio di Napoli. Nel palazzo del Municipio di Piazza Dante in Napoli è stata a lui intitolata una sala-biblioteca «Sala Cianflone» un un suo busto in bronzo. Fu amato, fanciullo per la sua bellezza, giovane per la sua intelligenza, adulto per la sua bontà.

(estratto da “Notizie biografiche su Francesco Cianflone, «Don Checchino»” in Decollatura e Motta S. Lucia).


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Echi dell’Anima

Queste poesie e queste prose poetiche non avrebbero bisogno di presentazione: esse si presentano da sé e molto bene. Tuttavia per parlarne brevemente bisogna prima presentare il poeta, della cui interiorità esse non sono che l’espressione più vera e genuina.

Si tratta di un poeta autentico, ma di un poeta sui generis. Egli, prima di essere poeta è umanista, prima di essere umanista è filosofo, prima di essere filosofo è musicista, prima di essere musicista è educatore e, prima di essere educatore, è sacerdote. Nel suo essere sacerdote, come in un crogiolo, sulle fiamme dello Spirito santo, fonde tutti i suoi talenti e i carismi; la luce che ne emana è poesia.

(dall’introduzione di Adolfo L’Arco).

Molto bella la poesia Orticiallu, l’unica in dialetto di Cerrisi, dedicata all’orto-giardino dietro la casa del centro storico di quel quartiere, in cui aveva trascorso l’infanzia. Altro omaggio a Cerrisi è l’immagine della copertina che ne ritrae un panorama. L’Autore dedica il volume al fratello Ugo.


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Poesie

L’anno di pubblicazione è dedotto dall’introduzione alla ristampa nel 1972 dell’intera produzione poetica dell’Autore. A scrivere la pagina introduttiva fu Peppino Scalzo, che così si esprime:

Nella primavera del 1961 mi pervenne un libretto di poesie che attirò la mia attenzione oltre il consueto. Una sessantina di pagine in tutto; sulla copertina un titolo brevissimo: “POESIE”, in alto il nome dell’autore, nell’interno una dedica semplice ed affettuosa. […]

Giovanni Butera, medico chirurgo, era nato a Decollatura l’11 novembre 1878 e ivi era deceduto nel 1974.


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Canzoni e poesie. Dialetto calabrese

Si tratta di una raccolta di poesie scritte da Salvatore Tomaino quando era emigrato negli Usa. Sono per lo più versi dedicati alle giovanette del paese e ai temi dell’emigrazione. Nella quarta di copertina è indicato il costo del libro: “50 soldi” cioè mezzo dollaro.

 

Salvatore Tomaino

 

Canzoni e poesie

 


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