Tiriolo e il monumento a Ulisse

In questo volumetto, privo di indicazioni bibliografiche, l’Autore affronta diverse tematiche legate alla storia antica del territorio di riferimento: dall’etimologia del nome Tiriolo ai viaggi di Ulisse, fino all’ubicazione dell’antica Pandosia.

(L’anno e il mese di pubblicazione sono dedotti dal contenuto del volume.)


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L’affare dei Baccanali. Uno spregiudicato strumento di lotta politica


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Livio. Storia dei Baccanali

Nel 186 a. C. le autorità romane scatenarono contro i seguaci del culto di Bacco una persecuzione così violenta che non aveva precedenti. Il fatto è sorprendente se si tiene conto che nessuno fu così tollerante in materia religiosa, come lo Stato Romano. La religione romana, infatti, era caratterizzata da un costante universalismo, che la rendeva tollerante verso le altre religioni e al riparo da quelle degenerazioni tipiche delle religioni monoteiste moderne (il fanatismo e l’integralismo). Non è facile capire perché le autorità Romane improvvisamente scatenarono una persecuzione contro gli adepti di un culto religioso. La difficoltà principale è dovuta al fatto che quasi tutte le notizie che noi abbiamo sulla persecuzione, ci vengono fornite da Livio, che dedica dodici capitoli del 39 libro delle sue storie all’affare dei Baccanali. In questo lavoro prima abbiamo riprodotto i vari paragrafi del testo di Livio sui Baccanali e li abbiamo fatti seguire dalla loro traduzione in Italiano. I vari paragrafi sono stati poi seguiti da un commento analitico. Quando è stato ritenuto necessario sono stati aggiunti degli approfondimenti che noi avevamo fatto su argomenti specifici. Il commento è seguito dalle conclusioni che, a nostro parere, si possono trarre dal testo di Livio sui Baccanali. Il lavoro termina con una appendice: Le cause dell’affare dei Baccanali. Si tratta di un saggio in cui si è cercato di capire quello che Livio non ci dice sulle cause dell’affare ma che noi riteniamo sia abbastanza evidente se inquadriamo la persecuzione dei Baccanti nel momento storico e teniamo conto dei fatti accaduti prima e dopo il 186 a. C. L’affare è stato semplicemente uno spregiudicato strumento di lotta politica interna allo Stato Romano. Tale appendice è stata aggiunta perché essa è spesso funzionale alla comprensione del commento del testo di Livio.

(estratto dal sito dell’Editore).


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Il cosiddetto Senatus Consultum de Bacchanalibus. La Lingua

Nel 1640 a Tiriolo (pr. Catanzaro), durante gli scavi di fondazione del palazzo del principe Giovan Battista Cigala, (…) fu trovata una tavola di bronzo, che una volta era stata affissa alla parete di qualche edificio importante con chiodi.(…) Essa, a una prima analisi, sembrava contenere il testo originale del Senatus Consultum de Bacchanalibus, con il quale nel 186 av. C. alle idi di ottobre il senato romano avrebbe decretato la eliminazione sia a Roma che in Italia dei luoghi di culto di Bacco non autorizzati, la regolamentazione della partecipazione alle cerimonie autorizzate, della gerarchia e della struttura organizzativa degli adepti di Bacco. (…) Oggi prevale la certezza che si tratti della copia di un edictum, in forma di lettera circolare, che i consoli del 186 formularono sulla base del consultum del senato delle idi di ottobre. (…)


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